E se ci concedessimo qualche rinuncia?


Prendersi cura di ciò che conta richiede piccole rinunce. Così come dedichiamo tempo ed energie alle persone e ai progetti che ci stanno a cuore, anche proteggere l’ambiente implica scelte coraggiose.

Rinunciare a soluzioni comode e temporanee può essere il primo passo. Meglio lasciare da parte i derivati del petrolio, o i materiali riciclati che non risolvono il problema alla radice. Perché non privilegiare ciò che la natura ci offre? Il sughero nasce sostenibile, e il suo impatto è positivo nel lungo periodo.

In fondo, preferire materie prime rinnovabili significa “concedersi” la rinuncia di qualche tonnellata di CO₂ e restituire qualcosa al pianeta.

E se cogliessimo l’attimo?


Per noi di Portocork Italia, cogliere l’attimo significa saper riconoscere il momento delle scelte importanti.

In vista della Circular Week 2024, riflettiamo su come le scelte che facciamo nel presente possano cambiare il domani.
La Circular Week 2024 è un evento internazionale che celebra l’economia circolare, il riutilizzo delle risorse e l’adozione di pratiche circolari. Si tiene dal 21 al 25 ottobre, in tutta Europa.

In Portocork Italia, cogliamo l’attimo ogni giorno scegliendo il sughero: un materiale naturale, rinnovabile e completamente biodegradabile. Il momento di cogliere l’attimo è ora. Noi siamo pronti. E tu?

E se ci concentrassimo sui fatti?


I fatti parlano chiaro: coniugare natura ed eccellenza è possibile. BeeW® è la nostra innovazione più audace. BeeW® è un rivestimento a base di cera d’api che utilizza biopolimeri naturali ed è completamente invisibile. Garantisce neutralità sensoriale supportando il carattere dei vini premium.

L’innovazione di BeeW® è nelle sue caratteristiche:

  • biodegradabile: completamente naturale, riduce l’uso di paraffina e sostanze chimiche;
  • conservativo: blocca lo scambio di gas tra il vetro e il sughero, preservando l’integrità del vino;
  • protettivo: garantisce un profilo aromatico costante, essenziale per i vini di alta gamma e da invecchiamento.

BeeW® protegge il vino e rispetta l’ambiente. Il suo equilibrio tra innovazione e natura è un fatto, ed è su questo che noi ci concentriamo.

E se coltivassimo un ideale?


Immagina un’azienda guidata dalla visione di un futuro smart, intelligente, illuminato.
Un luogo in cui tecnologie, idee, ambiente e persone convivono in armonia. Questo è l’ideale che coltiviamo ogni giorno in Portocork Italia.

Ma senza azioni tangibili, un ideale rimane solo un sogno.

Per fare del nostro ideale una realtà concreta, abbiamo adottato un approccio radicale alla sostenibilità. Rispetto a qualsiasi altra tipologia di chiusura, la nostra produzione ha il minor impatto possibile sul pianeta. E questo non è solo un ideale, ma un fatto concreto.

Il nostro ruolo è attivo lungo tutta la filiera. Sensibilizziamo i nostri clienti verso scelte compatibili con l’eccellenza dei loro vini. Creiamo un ambiente di lavoro basato su armonia e rispetto. Le nostre collaborazioni si fondano su valori comuni, creando un ciclo produttivo virtuoso.

Unisciti a noi in questa “Smart Revolution”, coltiviamo insieme un ideale supportato da azioni concrete e risultati tangibili. Solo così le idee diventano realtà.

E se facessimo meglio i conti?


Quando si tratta di ambiente, ogni dettaglio conta.
Con l’eco-tecnologia Xpür® siamo riusciti a fare meglio i conti, riducendo le emissioni di CO₂ nel processo di produzione dei nostri tappi di sughero.
Come abbiamo fatto?

Xpür®️ sfrutta la CO₂ nello stato supercritico per eliminare il TCA e gli off-flavours dai tappi di sughero microagglomerati.

Questo non solo garantisce tappi di altissima qualità, ma lo fa in modo ecologico.
Il sistema Xpür® utilizza solo il 25% (per kg di sughero) di energia rispetto al sistema convenzionale, e il 10% di CO₂ (per kg di sughero).

Ogni tappo prodotto con la tecnologia Xpür®️ è un passo verso un futuro più verde.
Facendo meglio i conti, possiamo ridurre le emissioni di CO₂ e proteggere l’ambiente, un tappo alla volta.

E se fossimo più coraggiosi?


Certificare il proprio impegno richiede coraggio.
Il coraggio di fare scelte complesse e portarle avanti giorno dopo giorno.
Il coraggio di esporsi.

Dal 2015 il nostro impegno è certificato dal sigillo FSC® C127295 (Forest Stewardship Council®).
La certificazione attesta una gestione forestale responsabile, nel rispetto delle risorse naturali e delle comunità locali.
Siamo stati tra i primi a proporre tappi di sughero certificati FSC® C127295, adottando packaging e modulistica aziendale in linea.
Dal 2020 contribuiamo alla crescita dell’ente in qualità di Soci. Perché crediamo che quel marchio racchiuda un universo di azioni rispettose.

Questi sono i nostri piccoli passi per combattere le emissioni di CO₂ e mettere la Natura al primo posto. Per compierli ci vuole coraggio…

… e tanto, tanto, troppo, troppo, amore.
(Tiziano Ferro)

La sostenibilità economica


Promuovere la Ricerca e Sviluppo e sfruttare le prestazioni economiche.

Il sughero è un esempio perfetto di economia circolare visto che:
• è un processo di produzione integrata che promuove il riutilizzo di tutti i sottoprodotti associati alla lavorazione del sughero;
• si valorizzano i sottoprodotti dalla produzione dei tappi di sughero;
• si dà nuova vita ai tappi di sughero alla fine del loro ciclo di vita (sono presenti programmi di riciclo dei tappi nei 5 continenti con 1.052 tonnellate riciclate e 234.000.000 equivalenti ai tappi di sughero);

Pertanto niente viene sprecato, tutto è valorizzato con lo sforzo continuo per raggiungere il livello zero di rifiuto e per ottimizzare il valore aggiunto di tutte le materie prime.

Si pensi per esempio alla polvere di sughero utilizzata per coprire il fabbisogno energetico, oppure all’agglomerato di sughero impiegato come isolante in edilizia che viene realizzato dal sughero vergine (quello estratto dopo 25 anni) e dalla potatura dei rami della quercia previo trattamento termico.

Senza dimenticare che l’intero processo produttivo avviene nel rispetto dei ritmi e delle esigenze della Natura.
Non un albero viene abbattuto per la realizzazione di tappi in sughero, poiché è sufficiente l’estrazione della corteccia delle querce, la parte più esterna che ricopre il fusto della pianta.
Una volta estratta la corteccia con un delicato processo manuale compiuto ancor oggi come un tempo, la pianta è rigenerata e resa più forte, pronta per produrre nuovo sughero in non meno di altri nove anni di attesa.

L’attività di decortica, se fatta in modo accurato e nel rispetto dei ritmi naturali di ricrescita, è un processo benefico per la pianta, che non la aggredisce, anzi, la rigenera ed implica inoltre importanti conseguenze sociali e ambientali per il territorio in cui la foresta cresce.

“In una reazione chimica nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.
(Legge di Lavosier)

La sostenibilità sociale


Promuovere lo sviluppo, la sicurezza ed il benessere delle persone.

La filiera del sughero comporta benefici sociali visto che favorisce l’occupazione per tutte quelle figure necessarie al mantenimento e sviluppo della quercia da sughero.

Basti pensare che:
• 100.000 persone gravitano nella filiera del sughero;
• il lavoro del decorticatore è l’attività agricola più ben pagata al mondo, e coinvolge solitamente personale che risiede nelle località interne o limitrofe alla foresta;
• la paga si aggira intorno ai 90 € al giorno, per tre mesi di lavoro: si inizia alle 6 del mattino per finire alle 14, quando le temperature iniziano a essere difficilmente sopportabili.

Questa attività rappresenta per molte famiglie una fondamentale (o l’unica) fonte di sostentamento e quindi si configura come uno strumento di lotta anche alla desertificazione sociale di alcune aree rurali.

Portocork Italia promuove iniziative nel territorio volte al coinvolgimento e finanziamento di Onlus, per esempio con i progetti Message in a Bottle e LILT- Giocare in corsia.

Oltre a questo promuove iniziative volte al coinvolgimento e valorizzazione di tutto il personale con attività di team building, organizzazione di interventi formativi specifici del settore sughero e non.

Nel 2021 il Gruppo ha pubblicato il Codice Etico.

“Essere sostenibile significa anche essere capaci di avvicinare la realtà aziendale alla società civile”.

E se fossimo esempio di coerenza?


Coerenza è armonia tra le proprie convinzioni e il proprio agire pratico. La coerenza si esprime con i fatti: le azioni seguono le idee senza bisogno di spiegazioni.

Nel 2015 i Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: 17 obbiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica da raggiungere entro il 2030.

12 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sono già stati raggiunti da Portocork lungo tutta la filiera: dalla gestione forestale (vedi gli articoli precedenti) fino al confezionamento dei nostri tappi. E non intendiamo fermarci qui.

Anche all’interno dell’azienda Portocork gli obbiettivi vengono perseguiti.

Ad esempio il “Goal3: salute e benessere” pone l’obbiettivo di assicurare la salute e il benessere per tutti e tutte le età. Portocork offre ai suoi dipendenti un piano di check up gratuito annuale, diversificato e personalizzabile, presso il Centro di Medicina e organizza inoltre conferenze annuali sui temi più attuali in termini di salute e prevenzione in collaborazione sempre con il Centro di Medicina.

Il “Goal4: istruzione di qualità” ha lo scopo di fornire un’educazione di qualità equa e inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. Portocork organizza interventi tecnici per favorire la cultura del prodotto sughero, incontri come il corso di galateo e il corso di degustazione dell’olio. Inoltre l’azienda offre la possibilità di accedere ad una piattaforma online per migliorare le proprie competenze linguistiche e a ogni dipendente viene consegnata la Carta cultura scontata per la visita ai musei del Veneto.

Il “Goal13: Lotta contro il cambiamento climatico” viene sostenuta da Portocork già a partire dalle foreste di quercia da sughero, con tutti i benefici che hanno per il clima e la biodiversità. Ma l’impegno in questo è un filo che lega tutti, anche i dipendenti. A chi ne fanno richiesta infatti viene fatta una consegna settimanale di frutta, verdura, uova in collaborazione con il Mondo di Aurora, un’azienda agricola che nasce con una missione: allevare le api per salvaguardarne la specie e difendere la biodiversità del nostro territorio.

E questi sono solo alcuni dei gesti che l’azienda compie ogni giorno seguendo il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Abbiamo scelto di essere esempio di coerenza allineando i nostri propositi ad azioni concrete.
E tu, sei dei nostri?

E se non ci lasciassimo condizionare?


Non lasciarsi condizionare significa voler andare oltre le apparenze, fino al cuore del problema.

Ad esempio, l’equivoco sulla plastica e il suo riciclaggio.
Oggi sappiamo che solo il 9% della plastica prodotta nel mondo viene riciclata. Il resto viene bruciato, smaltito, disperso. Un ottimo motivo per ridurne il consumo.

I tappi di sughero sono un prodotto privo di plastica. La corteccia della quercia viene usata nella sua interezza: le parti non impiegate nella produzione di tappi sono materia prima destinata ad altri settori.

Scelte davvero sostenibili hanno bisogno di un pensiero critico, libero da condizionamenti. Non credi?

La sostenibilità ambientale


Preservare la foresta di querce da sughero. Promuovere le caratteristiche ambientali del prodotto e della foresta di querce da sughero.

Il bacino del Mediterraneo, l’unica area al mondo che consente lo sviluppo di questo tipo di pianta, è coperto da circa 2,2 milioni di ettari di foreste da sughero, di cui circa 225.000 si trovano in Italia, per il 90%, nelle regioni della Sardegna e per la restante parte in Sicilia, Calabria, Lazio, Toscana e Campania.

Il principale paese produttore di sughero è però il Portogallo, che produce da solo il 52% del totale, con oltre 150.000 tonnellate.

Le foreste di quercia da sughero (Montado) svolgono un ruolo cruciale nell’equilibrio ecologico del Mondo. Come tutte le foreste, fondamentale è la funzione di assorbimento naturale di anidride carbonica, con una capacità di assorbimento fino a 73 tonnellate di CO₂ per tonnellata di sughero estratto.

Ogni anno le sugherete del Mediterraneo assorbono fino a 14 milioni di tonnellate di CO₂. Inoltre sono habitat di 37 specie di mammiferi, 160 specie di uccelli, 25 specie di rettili e anfibi, e include specie in via di estinzione (come la lince iberica, i rarissimi ghiro e astore sardo). Le sue 22.500 specie di piante sono oltre 4 volte il numero trovato in tutto il resto d’Europa, e sono uno dei 36 hotspot di biodiversità.

Data la particolare conformazione a chiazze della chioma della quercia da sughero, il Montado permette che pascolo e sottobosco crescano rigogliosi perché, al contrario della maggior parte degli alberi d’alto fusto, non impedisce il passaggio di luce, filtrandone tanta quanta ne serve alle altre specie della macchia mediterranea per crescere agevolmente.

Quindi una sughereta dà modo all’uomo di poterla utilizzare anche per il pascolo del bestiame, ghiotto tra l’altro delle ghiande della sughera.

La foresta di quercia da sughero regola l’equilibrio idrogeologico contribuendo alla fissazione del suolo e della materia organica, proteggendo contro l’erosione del suolo e aumentando la ritenzione di acqua. Le sue chiome infatti, che proteggono il terreno dal troppo caldo in estate e dalla brina in inverno, trattengono l’umidità, fungendo da efficace contrasto all’erosione dei terreni, svolgendo un ruolo fondamentale nella lotta alla desertificazione.

Le sugherete sorgono anche nella fascia settentrionale del continente africano, nei paesi del Maghreb, spesso a ridosso delle aree desertiche rappresentando quindi l’ultima protezione verde rispetto all’avanzare del Sahara. Non da ultimo il Montado funge da barriera contro il fuoco per le sue eccellenti proprietà ignifughe.

Nel 2020 Portocork Italia ha voluto diventare anche Socio di FSC® Italia, al fine di partecipare attivamente alle attività dell’ufficio italiano di FSC®.

E se fossimo più consapevoli?


La consapevolezza presuppone presenza, informazione, analisi.
Una vera sfida.
Essere consapevoli ci stimola a risolvere in modo creativo i problemi.
Quali? Le emissioni di CO₂, ad esempio. I comportamenti da adottare per ridurre le emissioni li conosci già. Ma sapevi che prediligere un tappo di sughero è tra questi?
Scegliere il sughero è un’azione virtuosa: la quercia cresce nelle foreste che assorbono più CO₂, contrastano l’aumento della temperatura media globale e mitigano il clima con un bilancio carbon footprint a favore del pianeta.
È il momento di accelerare in consapevolezza per rallentare le emissioni di CO₂.
Noi abbiamo raccolto la sfida. E tu?

L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile


Ogni volta che si sceglie di sigillare un vino con una chiusura di sughero si contribuisce in modo importante e decisivo alla salvaguardia del Pianeta.

La produzione dei tappi di sughero è un processo estremamente rispettoso della Natura, dei suoi tempi, delle sue leggi, e ha una preziosa ricaduta economica e sociale per le popolazioni che vivono a ridosso delle foreste del Mediterraneo.

L’albero di sughero e Portocork Italia rappresenta appieno i tre pilastri dello sviluppo sostenibile (qualità ambientale, giustizia sociale, prosperità economica). Si pensi per esempio al fatto che l’albero di sughero è fondamentale per la preservazione della biodiversità, protegge dall’ erosione del suolo, funge da barriera contro l’avanzata del fuoco, crea occupazione e benessere evitando la desertificazione sociale.

Nel settembre 2015 i governi dei 193 Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs ) in un programma d’azione per un totale di 169 target da raggiungere entro il 2030.

12 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sono raggiunti dal nostro Gruppo.

“Lo sviluppo sostenibile è quello che soddisfa le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie”

(Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU, 1987)

E se cominciassimo da zero?


Nuovo anno, nuove strategie, nuove soluzioni. Ma con la stessa affidabilità, la stessa cura nelle relazioni e il medesimo obiettivo: COzero. O quasi.
È noto come gli alberi di quercia da sughero siano preziosi alleati nel processo di protezione del pianeta dal surriscaldamento globale, in quanto oltre a produrre e rilasciare ossigeno con la fotosintesi, intrappolano CO₂.
Fondamentale è la funzione delle sugherete per l’azione filtrante che opera sull’aria che respiriamo, ripulendola. Ogni anno le sugherete del Mediterraneo assorbono 14 milioni di tonnellate di CO₂ e donano la materia prima per garantire agli ottimi vini italiani una chiusura unica e inimitabile.

FSC® Forest Week 2023


La FSC® Forest Week è una campagna annuale che vuole aumentare la consapevolezza sull’importanza della gestione forestale responsabile, mettendo in evidenza il lavoro di FSC® e il ruolo che gestori forestali e aziende certificate FSC hanno nella lotta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità.

Quest’anno la campagna si svolgerà dal 23 al 29 settembre, e il tema sarà #TrustTheTree.

Partecipando, gestori forestali, aziende e licenziatari del marchio potranno dimostrare come soluzioni forestali sostenibili, tra cui i prodotti con il logo FSC®, possono essere uno degli strumenti per fare fronte alle sfide del futuro, come deforestazione, crisi climatica, perdita di habitat naturali ed altro ancora.

Le persone utilizzano migliaia di prodotti e materiali con marchio FSC® nella loro vita quotidiana, spesso senza accorgersene… Vogliamo incoraggiarle sempre più a cercare il label FSC® sui prodotti che acquistano come marchio che assicura una corretta gestione forestale.

Il tema della FSC Forest Week di quest’anno, Trust the Tree, mira ad educare ed informare le persone sui benefici sociali e ambientali della certificazione, e sulla missione di FSC® nell’assicurare foreste per tutti, per sempre.

Allo stesso tempo, vogliamo dare un modo concreto per contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la deforestazione, attraverso semplici gesti quotidiani.

Dimostrando il proprio supporto alla gestione forestale responsabile, le aziende hanno anche la possibilità di aumentare la reputazione del proprio marchio: secondo la recente Global Consumer Awareness di FSC International e IPSOS, l’80% dei consumatori che riconosce FSC afferma che è più probabile che si fidino di un marchio se offre prodotti certificati FSC.

Assemblea annuale soci FSC® Italia


La scorsa settimana si è svolta a Firenze l’annuale Assemblea dei soci FSC® Italia alla quale ha partecipato anche una delegazione di Portocork Italia. Siamo ormai da alcuni anni fortemente connessi e coinvolti nei progetti di questa realtà che è impegnata nella salvaguardia delle foreste attraverso la promozione di un controllo serrato della sostenibilità della filiera produttiva legata alle foreste, e quindi legno e sughero in primis.
L’appuntamento annuale, al quale sono invitati tutti i soci, è l’occasione non solo per approvare il bilancio ma anche momento di confronto, condivisione e dialogo tra le diverse aziende che in tutta Italia condividono i valori di FSC.


Abbiamo avuto modo di conoscere il nuovo direttore di FSC Italia, Giuseppe Bonanno, di conoscere i nuovi soci e di sviluppare alcune riflessioni grazie alla tavola rotonda organizzata per parlare di tutto ciò che rappresenta il mondo dentro la foresta, quindi servizi ecosistemici e opportunità per proprietari forestali, enti e aziende.

Al motto di Foreste per tutti per sempre FSC Italia è impegnata nella diffusione di una sempre maggiore consapevolezza nell’importanza di salvaguardare l’ambiente forestale in una molteplice concezione di sostenibilità: ambientale, economica e sociale.
Ecco perché il coinvolgimento delle aziende della filiera produttiva del legno, ad esempio, all’interno della quale siamo compresi anche noi, con il nostro utilizzo della materia prima sughero. La tracciabilità dei nostri prodotti è una garanzia del fatto che essi non solo non provengono da foreste protette o non provocano danno alcuno ad esse, ma soprattutto del fatto che ogni singola tappa del processo produttivo a partire da tutte le fasi legate alla decortica è caratterizzata da una sostenibilità trasversale che coinvolge anche le comunità locali e l’habitat naturale delle sugherete. Il sughero con cui vengono realizzati i nostri tappi è infatti sostenibile sotto ogni punto di vista e ci piace poter immaginare che insieme possiamo salvaguardare le foreste un tappo di sughero alla volta.

Assemblea nazionale dei Soci di FSC® Italia 2023

Sviluppo sostenibile: l’Agenda 2030 di Portocork Italia


L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 target o traguardi.
12 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sono già stati raggiunti dal nostro Gruppo: obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che riguardano tutta la filiera di produzione dei nostri tappi, dalla gestione forestale al confezionamento. 
Ma non vogliamo fermarci qui. Ci stiamo impegnando per implementare in ogni direzione possibile le nostre azioni per una riduzione dell’impatto ambientale delle nostre aziende. Un impegno che passa per scelte strategiche importanti ma anche per piccole azioni quotidiane che coinvolgono tutti i nostri collaboratori.

FSC® Forest Week 2022: festeggia con noi le foreste!


Quest’anno, dal 24 al 30 Settembre, Portocork Italia ha deciso di partecipare alla campagna FSC Forest Week® lanciata dal Forest Stewardship Council® (FSC). La campagna ha come obiettivo quello di sottolineare il valore delle foreste e della loro gestione responsabile per le generazioni presenti e future, e di incoraggiare sempre più la scelta di prodotti a base cellulosica di provenienza sostenibile e certificata.

Il tema della campagna di quest’anno è Choose forests. Choose FSC®: scegliendo infatti prodotti certificati FSC®, ognuno di noi ha la possibilità di dare il proprio contributo alla protezione delle foreste, degli animali e delle persone che le chiamano casa.

Le foreste svolgono un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti climatici e nella conservazione della biodiversità, oltre a fornirci molti prodotti di uso quotidiano. Attraverso i propri standard, FSC® promuove una gestione forestale rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile, ed è considerato il sistema di certificazione forestale più rigoroso e affidabile al mondo da ONG, aziende e consumatori.

Come Portocork Italia siamo orgogliosi di supportare FSC® e la gestione sostenibile delle foreste del mondo grazie ai tappi che utilizzano sughero certificato. Durante la FSC Forest Week® celebreremo il nostro impegno nei confronti delle foreste e incoraggeremo i nostri clienti a essere essi stessi portavoce di questo impegno.

Partecipa al cambiamento sostenibile e aiutaci a sostenere la gestione forestale responsabile condividendo questa campagna sui social media. Per ulteriori informazioni, puoi visitare il sito web di FSC o iscriverti alla newsletter di FSC.

Alessandra Possamai - Qualità Portocork Italia

Celebrando i 20 anni di FSC® Italia


Portocork Italia, come socio di FSC Italia ha voluto fortemente partecipare alla giornata di celebrazione dei 20 anni di attività che si è tenuta lo scorso 8 aprile a Padova alla presenza di numerosi partner. Abbiamo voluto fin dall’inizio sposare la filosofia di FSC® dedicando una linea di prodotti marchiati con il logo FSC® C127295, garantendo ai nostri clienti una completa tracciabilità e una sostenibilità intesa come ambientale, economica e sociale.
Di seguito l’intervista alla responsabile qualità di Portocork Italia Alessandra Possamai in occasione dell’evento FSC a Padova:

Portocork Italia è socio e web partner di FSC® Italia


Una partnership sempre più stretta con FSC® Italia da parte di Portocork Italia. La nostra azienda, in virtù di un forte interesse verso il tema della sostenibilità, dal 2020 è diventata socia di FSC Italia, in modo da contribuire attivamente alla crescita di FSC (Forest Stewardship Council) nel definire le scelte decisive per promuovere, sostenere e comunicare la gestione responsabile delle foreste.
Ma il nostro impegno per la salvaguardia delle foreste non si esaurisce qui: siamo infatti divenuti dal 2020 anche Web Partner di FSC Italia, contribuendo a far conoscere anche nei canali social e a tutti i consumatori l’importanza della nostra causa.
In questo processo sono infatti determinanti gli stessi consumatori che, scegliendo prodotti certificati FSC, possono contribuire attivamente ad una migliore gestione delle foreste in tutto il mondo, stimolando la certificazione di nuove aree forestali e di nuove aziende.

COzero: il calendario 2021 Portocork Italia con le immagini di Milan Radisics


Scatti aerei mozzafiato che trasformano la realtà in panorami surreali. Saranno le spettacolari fotografie di Milan Radisics ad accompagnare il 2021 di Portocork Italia nel nuovo calendario da tavolo che sarà regalato a tutti i clienti. Il fotografo, nativo jugoslavo, vive a Budapest ed è riconosciuto come uno dei migliori fotografi da drone, collaboratore anche del National Geographic.
Come fotografo aereo ha iniziato l’osservazione della terra da angolazioni insolite, rivelando paesaggi astratti, luoghi sorprendenti e scenari lunari del nostro pianeta. Una bellezza da scoprire giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese insieme a Portocork.


MILAN RADISICS è un fotografo e narratore visivo multidisciplinare.
È la mente dietro al progetto Water.Shape.Earth.
È un nativo jugoslavo di 50 anni, ora creatore di contenuti multimediali con sede a Budapest. Come spesso afferma, gli argomenti più intriganti sono l’interazione tra natura e uomo e le conseguenze sull’ambiente.
L’anno scorso ha esteso la sua prospettiva creativa. Come fotografo aereo ha iniziato l’osservazione della Terra da angolazioni insolite, rivelando paesaggi astratti, luoghi sorprendenti e scenari lunari del nostro pianeta.
In breve tempo è diventato uno dei migliori fotografi da drone ottenendo molti successi in competizioni internazionali.
Ha vinto il secondo premio a Mosca all’Intl Drone Photography Award
con due immagini che hanno riscosso notevole successo. L’ultimo premio è stato il Sony World Photo Award, dove è stato il vincitore nazionale, selezionato tra 320.000 voci.
Milan è un collaboratore del National Geographic con 12 storie pubblicate nelle edizioni nazionali della rivista. Le sue storie sono apparse anche su BBC Wildlife Magazine, Terra Mater e Maptia, solo per citarne alcuni.
È stato presidente dell’Associazione dei fotografi naturalistici ungheresi NaturArt per 9 anni fino al 2013. Le sue opere sono esposte in tutto
il mondo dove ha ottenuto riconoscimenti e vinto premi in numerosi
concorsi.


CoZero: l’Ecocentrismo di Portocork Italia

Gli infiniti livelli di bellezza della natura espressi in queste spettacolari fotografie di Milan Radisics rappresentano le infinite possibilità che la natura offre all’uomo, attraverso le sue materie prime, di creare a sua volta bellezza.
E il sughero, tra tutti i materiali naturali, è forse il più sorprendente perché è capace di rigenerarsi all’infinito in innumerevoli diverse applicazioni.
È dalla sinergia tra genio umano e assoluto della natura che nascono i
prodotti più straordinari.
Gli scatti aerei mozzafiato di Milan Radisics trasformano la realtà in un
panorama surreale. Reinterpretano il paesaggio.
Offrono una prospettiva inaspettata della nostra terra, lasciando intuire che se modifichiamo il nostro punto di vista possiamo trasformare un paesaggio piatto in un’opera d’arte.
Niente di più vicino al sughero, eccellente espressione delle potenzialità della sinergia positiva tra uomo e natura, della capacità dell’uomo di plasmare il territorio con rispetto.
Perché anche il sughero, opera d’arte della natura, nelle mani ingegnose dell’uomo si plasma in nuovo progetto, in un nuovo panorama. Una nuova vita.
Portocork Italia ha come fulcro della sua esistenza il tappo di sughero. È attraverso questo piccolo oggetto che riesce ad offrire alle cantine italiane il quid che fa la differenza tra un buon vino e un vino dalle caratteristiche organolettiche superlative.
È attraverso questo piccolo regalo della natura che gli uomini e le donne del grande vino italiano possono creare le loro opere d’arte, frutto della terra e del loro lavoro.
Portocork alla natura deve tutto ed è quindi alla natura che vuole ritornare tutto, in un circolo virtuoso di ecosostenibilità che mira a mettere sempre la natura al centro. Lo fa in ogni piccolo grande gesto, dalla riduzione dell’impatto ambientale aziendale, all’utilizzo di carta e cartone certificato FSC®, con l’obiettivo di lungo periodo di ridurre drasticamente la propria impronta ambientale, in un’ottica di sostenibilità integrata che si riassume
nell’iperbole “obiettivo COzero”.
Un tappo non è solo un tappo. Un tappo è una foresta che cresce, una
famiglia che nasce, una terra che respira. Un tappo di sughero è il
sigillo di garanzia per il futuro del pianeta.
Chi ama il pianeta, chi ama il futuro, sceglie il sughero.

La carbon footprint di un tappo di sughero


di Alessandra Possamai, Ufficio Qualità Portocork Italia

Un buon vino non è dato solo dall’eccellenza del contenuto ma anche dalla sostenibilità del contenitore… Ne è convinto il Forest Stewardship Council®.

Questa citazione è davvero rappresentativa della crescente attenzione verso le tematiche legate alla sostenibilità da parte dei consumatori e dei produttori di vino. Parole come impronta ecologica, sostenibilità, carbon footprint, ciclo di vita, riciclabile sono diventate ormai di uso corrente e oggetto di valutazione e applicazione in molti settori produttivi. Il settore vitivinicolo non è rimasto estraneo. Si pensi per esempio alla viticoltura sostenibile. Sono stati realizzati infatti progetti volti a ridurre l’impatto ambientale (carbon footprint) dell’intera filiera vitivinicola comprensivi sia di aspetti produttivi che di aspetti logistici, ovvero di tutte le fasi che dalla vigna portano al consumatore finale.

Un protocollo Internazionale per il calcolo della produzione di gas serra nell’industria vitivinicola

A tal riguardo, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha individuato i princìpi generali per la definizione di un protocollo internazionale per il calcolo della produzione di gas serra nell’industria vitivinicola. Nel protocollo vengono presi in considerazione anche i tappi in sughero, in quanto rappresentano una specificità del settore vitivinicolo e il loro utilizzo ha un impatto importante nella conservazione sostenibile delle foreste di sughero. Quindi anche la scelta della tipologia di tappo è un fattore da tenere in considerazione in questa ottica di sostenibilità.

Le sugherete (cioè le foreste di sughero) sviluppate su un’area di 2,2 milioni di ettari (Portogallo, Spagna, Sardegna, Algeria, Marocco, Tunisia) rappresentano infatti un sistema ecologico unico al mondo che garantisce la sopravvivenza di molte specie di fauna autoctona. Svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro la desertificazione ambientale e sociale visto che da un lato, agiscono come efficace barriera contro l’avanzamento del deserto; dall’altro, la produzione di tappi di sughero crea migliaia di posti di lavoro. Nessun albero viene tagliato per realizzare i tappi per le bottiglie di vino e molti di loro vivono più di 250 anni. Senza dimenticare che le sugherete sono in grado di assorbire fino a 32 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno; rivestono pertanto un ruolo molto importante nel processo di protezione del pianeta dal surriscaldamento globale visto che la quercia da sughero trattiene il carbonio per oltre 100 anni.
L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) incoraggia le cantine a considerare questo valore di compensazione del carbonio delle foreste di sughero.

Ogni volta che si stappa una bottiglia con un tappo in sughero naturale si contribuisce pertanto alla salvaguardia delle foreste di sughero.

Quale impatto del sistema di chiusura per l’ambiente?
Forte è l’interesse in merito agli impatti che il sistema di chiusura possa avere sull’ambiente che anche per i tappi di sughero è stata determinata la carbon footprint: la metodologia utilizzata è basata sull’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment o LCA), metodo standard che consente la valutazione degli impatti di un prodotto o servizio sull’ambiente durante tutte le sue fasi di vita, dall’estrazione di risorse naturali al trattamento finale dei rifiuti. È stato così appurato che la produzione di un tappo in sughero naturale ha una carbon footprint inferiore rispetto alle chiusure alternative in plastica o alluminio.
I risultati sono stati significativamente positivi attestandosi a valori pari a:

  • -309g CO₂eq per il sughero monopezzo Nova, la chiusura ideale per i vini che potrebbero dover invecchiare anche in bottiglia (-309g CO₂eq/tappo; -309Kg CO₂eq/1000 tappi)
  • -392g CO₂eq per il tappo in microgranina Tecork (-392g CO₂eq/tappo; -392Kg CO₂eq/1000 tappi)
  • -562g CO₂eq per il tappo Novatech spumante, chiusura per eccellenza dei vini spumanti
    (-562g CO₂eq/tappo; -562Kg CO₂eq/1000 tappi)

È da ricordare inoltre che il sughero non è solo un materiale naturale al 100%, ma anche sostenibile e riciclabile. I tappi usati possono infatti essere macinati in granina impiegata poi in edilizia (pannelli isolanti), arredo (pavimenti, complementi di arredo), abbigliamento (suole delle scarpe), mentre tutto ciò che non può essere integrato nella produzione del tappo e/o gli scarti di lavorazione (es. la polvere di sughero) viene invece valorizzato come fonte di energia.

Ciò significa che ogni volta che si stappa una bottiglia con un tappo in sughero naturale si contribuisce alla salvaguardia non solo delle foreste di sughero ma anche dell’intero pianeta.

Facciamo un po’ di chiarezza

Sostenibilità/sustainability: la definizione generale maggiormente condivisa è quella di “equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie” (Brundtland Report, 1987. Our common future). Un processo agricolo, industriale, forestale è sostenibile per l’ambiente solo se utilizza le risorse naturali a un ritmo tale che esse possano essere rigenerate.

Impronta ecologica/ecological footprint: si tratta di un indicatore di pressione ambientale (espresso in ettari) che misura l’area biologicamente produttiva di mare, o di terra necessaria a rigenerare le risorse consumate e ad assorbire i rifiuti per uno specifico processo.

Impronta carbonica/carbon footprint: esprime la quantità di gas ad effetto serra emessa nell’aria, ovvero l’impatto che la specifica attività ha sul cambiamento climatico. Espressa in kg di CO₂ equivalente (unità di misura: Kg CO₂eq).

Valutazione del ciclo di vita/Life Cycle Assessment o LCA
La definizione proposta dalla Society of Enviromental Toxicology and Chemistry (SETAC) nel 1993 sulla metodologia di LCA è la seguente: “è un procedimento oggettivo di valutazione degli impatti energetici e ambientali relativi a un prodotto/processo/attività, effettuato attraverso l’identificazione dell’energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell’ambiente. La valutazione include l’intero ciclo di vita del prodotto/processo/attività, comprendendo l’estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l’uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale“. La procedura LCA è standardizzata a livello internazionale dalle norme ISO14040 e ISO14044.

Carta e cartone FSC® per Portocork Italia


La via dell’ecocentrismo è molto stretta, impone a coloro che la intraprendono il coraggio di fare scelte non sempre economicamente vantaggiose, spesso complesse, impegnative. Ma che dimostrano la volontà ferrea di perseguire degli obiettivi. In questa direzione Portocork Italia  ha scelto di concretizzare la sua scelta per la sostenibilità attraverso non solo la certificazione FSC® di alcune linee di prodotti ma anche attraverso l’utilizzo di carta e cartone rigorosamente certificati FSC®, quindi con tracciabilità della provenienza e gestione forestale responsabile. Un piccolo coraggioso passo per continuare a mettere la natura al primo posto.

Ecocentrismo: la nostra filosofia


Ecocentrismo è un neologismo coniato da Portocork Italia per indicare la volontà di mettere la natura al centro.

Ecocentrico è una parola perfetta per descrivere l’approccio dell’azienda nei confronti dell’ambiente, l’attenzione che ha per la salvaguardia delle foreste, fonte primaria e insostituibile di tutta la sua attività.

Ecocentrico è un punto di vista che Portocork propone anche ai suoi clienti, promuovendo questo concetto attraverso i diversi strumenti della sua comunicazione, a partire dal nuovo packaging, innovativo ed ecosostenibile. Tutti i cartoni utilizzati per l’imballaggio dei tappi Portocork sono infatti certificati FSC® (Forest Stewardship Council).

Il sughero è una materia prima ecosostenibile a 360 gradi: tutta l’attività legata al sughero, dalla decortica alla produzione di tappi e altre applicazioni, è rispettosa dell’ambiente e pienamente inserita in un circolo virtuoso di rispetto e salvaguardia della natura.

Portocork rappresenta una realtà all’avanguardia, e quindi, anche nell’attenzione e nella cura verso la natura, fa tutto ciò che è in suo potere per tutelarla.

Prodotti certificati FSC® C127295


Il rispetto delle foreste per Portocork è tutto. Poiché è proprio alla foresta da sughero che deve tutto. Per questo l’azienda ha voluto insignirsi della certificazione FSC® e poter così immaginare di aver conquistato l’approvazione della stessa foresta per la sua attività.

Il Forest Stewardship Council (FSC®) è un’organizzazione internazionale indipendente senza fini di lucro e non governativa creata nel 1993 allo scopo di promuovere una gestione delle foreste che sia:
1) appropriata dal punto di vista ambientale;
2) benefica dal punto di vista sociale
(sia per i lavoratori che per le popolazioni locali);
3) soddisfacente dal punto di vista economico.
Questo sistema di gestione permette infatti di soddisfare i diritti e i bisogni sociali, ambientali ed economici delle generazioni presenti senza compromettere le generazioni future. 

Sono stati definiti 10 Princìpi e 57 Criteri di buona gestione forestale, norme per la rintracciabilità dei prodotti forestali e per l’uso di un marchio internazionale registrato, finalizzato a identificare i prodotti forestali (legnosi e non).

I prodotti contrassegnati con il marchio FSC® sono certificati come provenienti da foreste che rispettano questi Princìpi e Criteri di buona gestione forestale riconosciuti a livello internazionale.

I nostri tappi certificati FSC® C127295 sono: Nova con tecnologia Naturity®, Aquaseal, Tecork, Tecork Plus, Novatech 1+1, Novatech Evo (1+1), Novatech Spumante 0+1, Novatech Spumante 0+2, Tecnoaglo Spumante.

Green company per davvero


I benefici ambientali dell’attività di decortica delle querce da sughero.

LE SUGHERETE CONTRO LA DESERTIFICAZIONE

Le foreste di querce da sughero sono considerate un potente baluardo contro la desertificazione del nord Africa. Il bacino del Mediterraneo, l’unica area al mondo che consente lo sviluppo di questo tipo di pianta, è coperto da circa 2,2 milioni di ettari di foreste da sughero, di cui circa 225.000 si trovano in Italia, per il 90%, nelle regioni della Sardegna e per la restante parte in Sicilia, Calabria, Lazio, Toscana e Campania. Il principale paese produttore di sughero è però il Portogallo, che produce da solo il 52% del totale, con oltre 150 mila tonnellate. Le aziende portoghesi operanti nel settore del sughero producono circa 40 milioni di tappi al giorno e contano circa 12 mila lavoratori.

Queste particolari foreste, composte da sugherete centenarie, sorgono anche nella fascia settentrionale del continente africano, nei paesi del Maghreb, spesso a ridosso delle aree desertiche rappresentando quindi l’ultima protezione verde rispetto all’avanzare del Sahara. La desertificazione è un processo solitamente irreversibile dalle cause molteplici e che può essere accelerato dal comportamento umano.

Nel caso dell’industria del sughero il ruolo dell’attività di estrazione funge invece da prezioso alleato della lotta alla desertificazione in quanto è proprio una gestione forestale responsabile a consentire una più efficace salvaguardia delle sugherete. È lo sfruttamento delle foreste al fine della produzione di tappi da sughero il modo migliore di proteggerle.

L’attività di decortica, se fatta in modo accurato e nel rispetto dei ritmi naturali di ricrescita, è un processo benefico per la pianta, che non la aggredisce, anzi, la rigenera ed implica inoltre importanti conseguenze sociali e ambientali per il territorio in cui la foresta cresce. Il lavoro del decorticatore, ad esempio, è l’attività agricola più ben pagata al mondo e coinvolge solitamente personale che risiede nelle località interne o limitrofe alla foresta. La paga si aggira intorno ai 90 euro al giorno, per tre mesi di lavoro: si inizia alle 6 del mattino per finire alle 14, quando le temperature iniziano a essere difficilmente sopportabili. Questa attività rappresenta per molte famiglie una fondamentale (o l’unica) fonte di sostentamento e quindi si configura come uno strumento di lotta anche alla desertificazione sociale di alcune aree rurali.

LE SUGHERETE HABITAT DI SPECIE NATURALI

Le sugherete sono habitat naturale di molte specie di animali e piante, alcune delle quali in via di estinzione come ad esempio la lince iberica i rarissimi ghiro e astore sardo (si è calcolato che per ogni mille metri quadrati si possono rinvenire 135 diverse specie botaniche).

Data inoltre la particolare conformazione a chiazze della chioma della quercia da sughero, essa permette che pascolo e sottobosco crescono rigogliosi perché non impedisce, al contrario della maggior parte degli alberi d’alto fusto, che passi la luce, tanta quanta ne serve alle altre specie della macchia mediterranea per crescere agevolmente.

Quindi una sughereta dà modo all’uomo di poterla utilizzare anche per il pascolo del bestiame, ghiotto tra l’altro delle ghiande della sughera, o per poterne ricavare della legna, sia dalla sua potatura che dal rigoglioso sottobosco. Sottobosco che fornisce anche bacche preziose quali mirto, corbezzolo e lentisco.

LE SUGHERETE CONTRO INCENDI E DISSESTO IDROGEOLOGICO

Grazie alla caratteristica ottima resistenza agli incendi (il sughero è noto per le sue eccellenti proprietà ignifughe), la quercia da sughero è la motrice della rinascita e ricrescita del bosco dopo il passaggio di un incendio, ed è anche uno dei maggiori concorrenti nella stabilità idrogeologica di un territorio, in quanto le sue chiome, che proteggono il terreno dal troppo caldo in estate e dalla brina in inverno, trattengono l’umidità, fungendo da efficace contrasto all’erosione dei terreni.

LE SUGHERETE CONTRO IL RISCALDAMENTO GLOBALE

Come tutte le foreste fondamentale è la funzione delle sugherete per l’azione filtrante che opera sull’aria che respiriamo, ripulendola. Gli alberi di quercia da sughero sono preziosi alleati nel processo di protezione del pianeta dal surriscaldamento globale, in quanto oltre a produrre e rilasciare ossigeno con la fotosintesi, intrappolano CO₂. Ogni anno le sugherete del Mediterraneo assorbono 14 milioni di tonnellate di CO₂.

Il processo di decortica


L’attività di estrazione del sughero dalle querce da sughero si chiama decortica ed è un processo unico ed estremamente affascinante che è alla base di tutta l’industria legata a questa materia prima. La (Quercus suber L., 1753) è una pianta sempreverde e longeva che cresce nelle regioni del Mediterraneo e della penisola iberica, vive mediamente 200 anni e ha una grande capacità di rigenerarsi: durante il suo ciclo di vita la corteccia si rigenera fino a 16 volte.

Il sughero, che ricopre il fusto della pianta e che ne costituisce la corteccia, possiede caratteristiche uniche, difficilmente riproducibili artificialmente: è molto leggero, elastico, comprimibile, resistente alle abrasioni e impermeabile a liquidi e gas. Ha inoltre eccellenti proprietà isolanti, acustiche e termiche, oltre che ignifughe. Un solo centimetro cubico è formato da circa 40 milioni di cellule.

La suberina è la componente principale del sughero (45%) ed è formata da acidi grassi e alcol organici che rendono il sughero impermeabile ai gas e ai liquidi; questa sostanza, inoltre, lega insieme le celle che compongono la parete strutturale del sughero a forma di prisma pentagonale o esagonale: questa struttura e la sua composizione rendono il sughero elastico, isolante e pessimo conduttore termico. Il sughero è inoltre composto da lignina (27%), che è una componente legante, polisaccaridi (12%), acido tannico (6%) che ne dà il colore, da acqua minerale, glicerina, ed altri elementi (4%). Si tratta quindi di un prodotto al 100% naturale, riciclabile e riutilizzabile, e quindi un materiale totalmente ecosostenibile.

Il processo della decortica, estremamente rispettoso dell’ambiente e della pianta, può essere paragonato alla tosatura di una pecora.

Con un tocco esperto operato solo da decorticatori professionisti, la corteccia viene estratta sfruttando il periodo dell’anno (giugno-luglio) in cui la linfa si posiziona tra il fusto della pianta e la sua corteccia ed è quindi possibile toglierla agevolmente e senza ferire la pianta. Il fusto decorticato rimane nudo e su di esso viene dipinto un numero che corrisponde all’anno di decortica: un’operazione fondamentale per identificare all’interno di una foresta quali alberi sono da decorticare e quali invece dovranno attendere di rigenerare la corteccia fino ad un massimo di 9 anni.

Dalla semina alla prima decortica trascorrono 25 anni. Il primo sughero è quindi sughero vergine e può essere utilizzato solo per la realizzazione di articoli decorativi e prodotti granulati. Dovranno trascorrere altri 9 anni prima della seconda decortica e ancora altri 9 prima che dalla corteccia si possano realizzare tappi in sughero: 43 anni minimo in tutto. È solo allora che il sughero raggiunge una stabilità strutturale tale da garantire le proprietà necessarie all’imbottigliamento. Con un ritmo di una decortica ogni 9 anni la stessa pianta può subire questo processo per oltre 200 anni e poi vivere fino a 300-400 anni.

Il riciclo dei tappi di sughero


SUGHERO: NON SOLO TAPPI

Solo il sughero migliore viene utilizzato per l’imbottigliamento, cioè quello prodotto da una quercia da sughero dopo almeno 43 anni di vita e almeno 2 decortiche. Ma della corteccia della sughera non viene buttato nulla, anzi: ogni sua parte è destinata ad un diverso utilizzo in innumerevoli applicazioni. Per la produzione di un tappo in sughero perfetto ogni pezzo di corteccia viene attentamente selezionato in diverse fasi. Ogni scarto, anche il più piccolo, anche la polvere e lo sfrido di produzione viene riciclato come materia prima preziosissima. La polvere di sughero viene riciclata come materiale da combustione per ricavare l’energia elettrica necessaria a soddisfare il 90% del fabbisogno energetico degli impianti produttivi. Scarti di produzione vengono recuperati per essere destinati a diverse applicazioni: gli scarti della produzione dei tappi monopezzo (quindi il sughero più pregiato) diventa granina e microgranina per i tappi tecnici e da spumante. Altri scarti dalle varie fasi produttive possono essere destinati ad altre industrie del sughero non legate al mondo dei tappi: bioediliziaper le sue straordinarie proprietà tecnico-meccaniche il sughero è utilizzato molto come isolante termico e acustico nell’edilizia, ma anche per pavimentazioni, palquet, decorazione di pareti da interno/esterno, etc.; meccanica: alcuni componenti di motori sono realizzati in sughero; aeronautica spaziale: alcuni componenti dello Shuttle sono realizzati in sughero; abbigliamento e calzature: scarpe, borse, giacche possono essere in sughero; design: oggettistica per la cucina ma sempre più anche arredo; arte: molti artisti hanno scelto il sughero come materia prima delle proprie opere (es. Scott Gundersen, Saimir Strati, Conrad Engelhardt, Isabelle Rigal). Il sughero è riciclabile al 100%. I tappi di sughero usati possono essere riciclati e destinati a nuova vita in numerose applicazioni. Ogni anno in Italia circa 800 milioni di tappi di sughero vengono gettati nella spazzatura.

CURIOSITÀ

I pavimenti della Basilica della Sagrada Familia di Barcellona, progettata da Antonio Gaudì e dichiarata patrimonio dell’Umanità nel 1994, sono in sughero.