Il 5 giugno si celebra l’iniziativa globale più importante dedicata alla sensibilizzazione sulle principali sfide ambientali del nostro tempo. Giunta alla sua 53ª edizione, la Giornata coinvolge ogni anno milioni di persone, organizzazioni e governi in più di 150 Paesi attraverso eventi, campagne e azioni concrete.
Il tema del 2025 è particolarmente urgente: l’inquinamento da plastica, un’emergenza planetaria che minaccia ecosistemi, salute umana e stabilità climatica. Ma è anche un’occasione per esplorare soluzioni già disponibili e sostenibili, come quelle offerte dall’economia circolare e, in particolare, da un materiale nobile come il sughero.
Plastica: da rivoluzione a minaccia globale
Nata come innovazione rivoluzionaria, la plastica ha trasformato in pochi decenni l’industria, la distribuzione e i consumi: leggera, versatile e a basso costo, è diventata onnipresente. Ma proprio questa diffusione capillare è all’origine dei suoi impatti più devastanti.
Oggi più di 460 milioni di tonnellate di plastica vengono prodotte ogni anno, e solo una minima parte – circa il 9% – viene effettivamente riciclata. Il resto finisce spesso in discariche, inceneritori o disperso nell’ambiente. Gli oceani ne sono pieni: si stima che ogni abitante del pianeta riversi indirettamente circa 43 sacchetti di plastica all’anno nei mari, contribuendo alla formazione di isole galleggianti di rifiuti e alla morte di migliaia di animali marini.
Le microplastiche, ormai presenti in acque dolci, terreni, alimenti e persino nell’acqua potabile, sono una fonte sempre più preoccupante di contaminazione per l’ambiente e per la salute umana.
Un modello da superare: la linearità del sistema plastico
Il sistema attuale, basato su una logica “produci – usa – getta”, è insostenibile. Non solo per l’impatto visibile dei rifiuti, ma anche per quello invisibile: la produzione di plastica genera circa 1,8 miliardi di tonnellate di CO₂ l’anno, pari al 3,4% delle emissioni globali. Di queste, ben il 90% deriva dalla lavorazione di combustibili fossili.
È evidente che serva un cambiamento di paradigma. E l’economia circolare offre un’alternativa concreta, fondata sulla riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei materiali. In questo scenario, il sughero si propone come un campione naturale della sostenibilità.
Il sughero: un materiale antico per un futuro sostenibile
Il sughero è un materiale naturale, rinnovabile e riciclabile al 100%, ricavato dalla corteccia della quercia da sughero (Quercus suber). La sua estrazione non danneggia la pianta: al contrario, la corteccia si rigenera spontaneamente ogni 9-12 anni, permettendo di ottenere più raccolti nel corso della vita dell’albero, che può superare i 200 anni.
Ma i vantaggi del sughero vanno ben oltre la sua origine naturale:
- biodegradabilità totale: a differenza della plastica, il sughero si decompone naturalmente senza lasciare residui tossici;
- assorbimento di CO₂: le foreste di querce da sughero (montado) svolgono un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, sequestrando fino a 14 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno solo nell’area del Mediterraneo;
- versatilità e lunga vita: il sughero può essere riutilizzato e trasformato in nuovi prodotti, dall’isolamento termoacustico ai pannelli edilizi, dai rivestimenti ai complementi d’arredo;
- protezione della biodiversità: le sugherete sono ecosistemi unici che ospitano numerose specie animali e vegetali, alcune delle quali a rischio.
Questo approccio non solo riduce i rifiuti ma stimola anche l’economia locale nei Paesi produttori come Italia, Spagna e Portogallo, creando posti di lavoro legati alla gestione forestale sostenibile e al recupero del materiale post-consumo.
Inoltre, a differenza della plastica, la filiera del sughero è trasparente, tracciabile e radicata in territori che da secoli ne custodiscono la tradizione, unendo innovazione e cultura.
Giornata Mondiale dell’Ambiente: il messaggio del 2025
Il messaggio lanciato dalla Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025 è chiaro: non possiamo più rimandare la transizione verso un’economia più circolare e responsabile. Le soluzioni esistono, ma vanno sostenute con politiche efficaci, strumenti fiscali coerenti, incentivi alla ricerca e una nuova consapevolezza collettiva.
Scegliere materiali come il sughero significa scegliere un futuro più sano, più equo e più in armonia con la natura. Ogni gesto conta, e ognuno di noi può fare la differenza: iniziando, magari, proprio da un tappo di sughero da stappare in ogni giorno di festa. E non solo.
