Val d'Aosta - Petite Arvine

Petite Arvine, essenza valdostana


WINEXPERIENCE: PETITE ARVINE – Valle d’Aosta

Originario dell’area del vallese svizzero, questo vitigno ha trovato in Valle d’Aosta le condizioni ideale per dare vita a vini molto interessanti e di grande personalità.  Fu importato in Valle d’Aosta intorno alla metà del secolo scorso dal canonico Joseph Vaudan, riconosciuto come guida e artefice della ripresa vitivinicola valdostana.
Il nome Petite Arvine deriva dalla varietà Arvine e dalla piccola taglia (petite in Francese) dei suoi acini. Ha una particolare predisposizione alla coltivazione in quota, e per questo viene anche soprannominato “vite dei ghiacciai“, per la sua capacità di resistere e acclimatarsi senza problemi nei climi più freddi e inospitali. InValle d’Aosta, il Petite Arvine ha trovato il terroir perfetto per esprimere al meglio queste sue caratteristiche, con i vigneti che si arrampicano sui versanti delle montagne, tra i 600 e i 900 metri d’altitudine. Si tratta di una viticoltura eroica: i vigneti sono posti in forti pensenze e la sua lavorazione richiede particolare impegno e fatica.
Il Petite Arvine è un bianco delicato ed elegante che è frutto di un clima molto fresco e ventilato, terreni poveri e escursioni termiche che regalano equilibrio, profumi e aromi ai vini. E’ un vino che racchiude le migliori caratteristiche del territorio alpino, perfetto per accompagnare antipasti e piatti di mare.
Una delle cantine più rappresentative di questo vino è la cantina valdostanta Grosjean che ne ha fatto il suo prodotto di punta.  Il bianco Petite Arvine “Vigne Rovettaz” Grosjeas nasce da uve che provengono esclusivamente dalla Vigna Rovettaz, una parcella di 1,8 ettari situata nel comune di Quart a un’altitudine di 550 metri sul livello del mare. Le vigne sono coltivate con alta densità su un ripido pendio esposto a sud e sud-ovest, su suoli sabbiosi d’origine morenica. Le viti sono gestite secondo il disciplinare dell’agricoltura biologica certificata, con trattamenti effettuati solo con zolfo e rame. Al termine della vendemmia, i migliori grappoli sono pressati in modo soffice e il mosto fiore fermenta in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Il vino riposa 8 mesi sur lies, per un 70% in vasche d’acciaio e per un 30% in barrique di rovere francese con periodici bâtonnage e completa l’affinamento con alcuni mesi in bottiglia.  Un antico vitigno alpino, ottimo da bere giovane ma con un potenziale d’invecchiamento di almeno 4 o 5 anni.