Fattori che contribuiscono alla scelta del tappo


L’impiego del tappo di sughero richiede la massima cura e attenzione; una scelta poco accurata può compromettere il suo comportamento in bottiglia.
Al fine di prevenire incidenti/inconvenienti in fase di utilizzo (come per es. fenomeni di colatura, sollevamento e/o espulsione del tappo, difficoltà di tappatura e stappatura) sono da considerare i seguenti fattori:
Tipologia di vino (rosso, bianco, rosato…)
Pressione del vino o sovrapressione interna della bottiglia (vino fermo, vino frizzante, vino spumante)
Il tappo di sughero naturale monopezzo è indicato per vino fermo, mentre i tappi agglomerati sono consigliati sia per vino fermo, frizzante e/o spumante.
Nel caso del vino frizzante e spumante è consigliabile anche il tappo agglomerato con rondelle.
Qualora la scelta del tappo non fosse adeguata alla pressione del vino si potranno verificare situazioni di sollevamento e/o espulsione del tappo, difficoltà di tappatura e/o stappatura.
Profilo della bottiglia (in termini tecnici si parla di profilo del diametro interno del collo della bottiglia)
In base al profilo interno del collo della bottiglia verrà scelto/consigliato il diametro del tappo da impiegare.
La lunghezza del tappo dovrà essere scelta in base al livello di riempimento della bottiglia e considerando anche la dilatazione volumetrica che ha il vino in base alla temperatura. A 20°C si raccomanda una camera d’aria di almeno 15-20mm.
È buona norma tener conto anche della svasatura del collo della bottiglia; un tappo troppo lungo che vada oltre l’inizio della svasatura non applica nell’ultima parte una pressione sufficiente ad assicurare l’ermeticità e quando la bottiglia è coricata il vino può penetrare tra il tappo e il vetro creando condizioni favorevoli alla colatura.
D’altro canto se il diametro del tappo è piccolo rispetto al collo della bottiglia può non esserci pressione sufficiente tra tappo e vetro con conseguenti fenomeni di colatura.
Se invece il diametro è sovradimensionato rispetto al collo della bottiglia si possono formare pieghe che influenzano negativamente le caratteristiche sigillanti del sughero.
Esistono diverse tipologie di bottiglie (bordolesi, renane, borgognotte, champagnotte…) con conformazioni/caratteristiche diverse.
Si deve perciò considerare che le bottiglie non sono tutte uguali e comunque anche le bottiglie della stessa tipologia (es. bordolese standard), ma di peso diverso o fornitori differenti possono avere un diametro diverso.
In alcuni casi la difettosa conformazione del collo delle bottiglie può dare luogo a fenomeni di colostà poichè il sughero pur essendo elastico non può adattarsi alle irregolarità eccessive del vetro
Vita commerciale (shelf life)
A seconda della shelf life è possibile consigliare la tipologia di chiusura; questo al fine di garantire la migliore perfomance per il mantenimento delle caratteristiche qualitative del vino. Per esempio il tappo in sughero monopezzo (Nova) favorendo una leggera maturazione è ideale per i vini di lunga permanenza, mentre i tappi tecnici, dedicati a vini che devono preservare le condizioni iniziali di imbottigliamento, mantengono la freschezza e la fragranza del vino. Riporto di seguito un estratto dell’articolo Tappo in sughero istruzioni per l’uso-Leggende da sfatare, novità e alternative con Carlos Veloso dos Santos, pubblicato in wineblogroll.com del 07/10/18
“Non esiste una chiusura ideale per il vino; tutto dipende da cosa mi aspetto dal vino che ho imbottigliato considerando che il vino è una materia viva e che non ha una data di scadenza.
Partendo da questi presupposti si può ipotizzare come evolve il vino con i vari tipi di chiusura:
– Tappo in sughero monopezzo i risultati si vedranno dopo un anno in bottiglia. Fino al primo anno il vino sarà interessante ma poco armonico
– Tappo in microgranina: la grande ermeticità protegge il frutto, la vivacità, e per questo sarò molto interessante nei primi due anni.
Dopo tenderà a una leggera riduzione e per questo è consigliabile impiegare un tappo tecnico con rondelle per i vini con oltre due anni in bottiglia
– Tappo a vite: due tipologie di liner. La tipologia più ermetica tenderà alla riduzione oltre a un certo periodo di tempo, mente la tipologia meno ermetica si comporta come un tappo in sughero monopezzo nel primo anno ma dopo non avrà i polifenoli che lo faranno evolvere in bottiglia.
Ideale per conservare i vini bianchi con un corredo aromatico importante
– Tappo in plastica: è dimostrato che questo tipo di chiusura è permeabile al passaggio dell’ossigeno; i vini tendono all’ossidazione dopo un certo periodo di tempo.”
– Condizioni di trasporto e stoccaggio del vino
Durante lo stoccaggio e il trasporto è raccomandato di non esporre le bottiglie di vino a temperature superiori a 25°C al fine di impedire la dilatazione volumetrica del vino, con le relative problematiche di sollevamento e/o espulsione del tappo, fenomeni di colatura…